Articolo d'archvio

Oliviero Bellinzani – Ho capito che il limite in realtà spesso non c’è!

Articolo originale di Oliviero Bellinzani

L’uomo con le ali

La storia di Oliviero Bellinzani non è soltanto una straordinaria impresa alpinistica, ma un esempio potente di resilienza umana. Il suo percorso ha ispirato persone con disabilità, e non solo, a riscoprire la propria forza interiore, a reagire nei momenti in cui la vita sembra chiudere tutte le strade e a rinascere dopo ogni ostacolo.

La testimonianza di Oliviero

Oliviero Bellinzani ha perso una gamba in seguito a un grave incidente stradale, avvenuto il 5 febbraio 1977. Da quel momento nulla è stato più come prima. Eppure, già nell’agosto dello stesso anno, ha scelto di non rinunciare ai sogni che coltivava da ragazzo. Così, con le stampelle, ha affrontato la sua prima vetta da amputato: il Monte Nudo, 1235 metri.

Da allora ha scalato quasi mille cime, di cui 24 sopra i 4000 metri, molte delle quali in Canton Ticino, affrontando difficoltà che spaziano dall’escursionismo all’alpinismo estremo. Le sue imprese comprendono salite come il Grand Capucin, il Dente del Gigante, il Cervino, il Monte Bianco, la Dufour nel Monte Rosa e la Piccolissima alle Tre Cime di Lavaredo.

Il documentario “L’uomo con le ali” ripercorre momenti significativi della sua vita alpinistica, con immagini delle ascensioni e riflessioni personali. Tra le salite documentate: il Dente del Gigante, il Grand Capucin lungo la via degli Svizzeri, la Via Cassin alla Piccolissima di Lavaredo e la Cresta del Leone al Cervino.

“Trovo che in molti amputati ci sia troppa commiserazione e incapacità di soffrire, come se la sofferenza facesse paura. Ho capito che il limite, in realtà, spesso non c’è, ma è solo nella testa. Voglio che la gente sappia che per fare certe cose non è necessario essere ‘integri’.”
Oliviero Bellinzani

Progetti futuri

Tra i sogni ancora da realizzare, Oliviero pensava a una spedizione sul Monte Kenja e al Kilimangiaro, in attesa di trovare gli sponsor per poterli concretizzare.

Articoli dedicati

Diversi articoli hanno raccontato la sua storia:

  • Il signore delle cime: dal giorno dell’incidente alle imprese alpinistiche più impegnative.
  • Sempre più in alto: un’intervista dove Oliviero spiega come ha affrontato e superato l’handicap.
  • Tentare l’impossibile: scritto dallo stesso Oliviero, racconta l’impresa al Grand Capucin lungo la via degli Svizzeri.

I filmati

Molti dei video realizzati da Oliviero documentano le sue salite più importanti. Girati con mezzi propri e con grande impegno personale, non sono stati destinati a uso commerciale. Oliviero ha scelto di lasciarli liberi, per diffondere il più possibile un messaggio di speranza e coraggio, affinché arrivasse al maggior numero di persone.

Questa scelta è anche un invito alla riflessione: la disabilità non ci rende “diversi” e il valore di ogni individuo va oltre ogni limite fisico.

Riconoscimenti

Il 2 settembre 2007, Oliviero ha partecipato per la prima volta al Trofeo Vidini, una gara cronometrica in montagna ai Piani dei Resinelli, percorrendo la cresta Cermenati fino alla cima della Grignetta (2184 m). Ha completato il percorso con un dislivello di 900 metri in 1 ora e 20 minuti, un risultato straordinario considerando che ha gareggiato con una sola gamba e le stampelle, senza protesi.

Il 16 febbraio 2008, è stato premiato con il Premio Montagna Italia 2008 all’Orobie Film Festival per “l’eccellenza nella vita e nello sport”.

Il 18 aprile dello stesso anno ha vinto il primo premio al concorso “Protagonista per una sera” con il video “L’uomo con le ali”, organizzato dalla SAT di Arco.

I film

L’uomo con le ali (2003)

Documentario che racconta la storia di Oliviero, dall’incidente alla conquista del Cervino, con spettacolari riprese delle sue salite, tra cui il Grand Capucin, la Piccolissima di Lavaredo e il Cervino per la Cresta del Leone. È stato premiato nella stagione 2007/2008.

Linking Together (2008)

Un film che narra la traversata dal Monte Rosa al Cervino, realizzata nell’estate 2007 in condizioni di neve impegnative. Non solo una concatenazione di cime, ma anche di persone. Il film ripercorre la sua storia personale e il percorso che lo ha portato a raggiungere questo grande traguardo.

Amico Barba Bianca (2012)

Via Amico Barba Bianca, Pizzo Fizzi – settembre 2012. Un itinerario di 700 metri di dislivello e 1000 di sviluppo, con passaggi fino al grado 6a+.

Dove trovare i video

Molti video delle imprese di Oliviero sono disponibili su YouTube:
Video di Oliviero Bellinzani

Questo articolo è ispirato a una versione pubblicata in passato e disponibile su Archive.org. L’autore originale detiene tutti i diritti.
Questa è una versione rielaborata per finalità storiche e divulgative.
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