Dorando Pietri nacque a Carpi il 16 ottobre 1885. Proveniente da una famiglia umile, lavorò fin da giovanissimo come garzone di pasticceria. La corsa entrò presto nella sua vita: iniziò a gareggiare nelle competizioni locali, mettendosi in luce per resistenza e tenacia.
Nel 1905 conquistò il campionato italiano di corsa su strada, aprendo così una carriera che lo avrebbe portato fino alle Olimpiadi di Londra e a diventare un simbolo sportivo riconosciuto a livello mondiale.
La maratona di Londra 1908: la leggenda
Il nome di Dorando Pietri è legato indissolubilmente alla maratona olimpica di Londra 1908. Quel giorno, il 24 luglio, entrò nello stadio di White City in prima posizione dopo una gara durissima. Esausto, stremato dal caldo e dallo sforzo, crollò più volte a terra a pochi metri dal traguardo.
I giudici, mossi a compassione, lo aiutarono a rialzarsi e a tagliare il traguardo per primo. Tuttavia, il gesto di aiuto non era consentito dal regolamento: dopo un ricorso presentato dagli avversari americani, Pietri fu squalificato e la vittoria assegnata a John Hayes.
Nonostante la squalifica, la sua impresa rimase nell’immaginario collettivo come simbolo di coraggio e determinazione. Persino la regina Alessandra, colpita dalla sua vicenda, decise di premiarlo con una coppa d’argento in segno di riconoscimento.
Una carriera oltre Londra
Dopo il celebre episodio olimpico, Pietri divenne una vera e propria star internazionale. Partecipò a numerose gare professionistiche in Europa e negli Stati Uniti, spesso con grandi ingaggi. Nel 1909 vinse la maratona di New York in una delle sue esibizioni più celebri.
Pur non essendo mai diventato campione olimpico ufficiale, Dorando Pietri è rimasto nell’immaginario collettivo come uno degli atleti più famosi dei primi del Novecento. La sua vicenda dimostrò come anche la sconfitta potesse trasformarsi in gloria eterna.
| Anno | Competizione | Risultato |
|---|---|---|
| 1905 | Campionato italiano corsa su strada | Oro |
| 1907 | Campionato italiano corsa su strada | Oro |
| 1908 | Olimpiadi di Londra – Maratona | Primo al traguardo ma squalificato |
| 1908 | Premio della regina Alessandra | Coppa d’argento onoraria |
| 1909 | Maratona di New York (professionistica) | Oro |
| 1909 | Tour negli Stati Uniti | Vittorie in numerose maratone indoor |
Lo stile e la forza di volontà
Pietri non era dotato di grande fisicità: alto 1,59 per poco più di 60 kg, faceva della resistenza, della determinazione e della capacità di gestire lo sforzo le sue armi migliori. Il suo coraggio e la sua ostinazione nel non arrendersi mai, nemmeno davanti allo sfinimento, lo hanno reso un simbolo dello sport inteso come sacrificio e passione.
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Dopo il ritiro
Conclusa la carriera sportiva, Dorando Pietri si ritirò a vita privata e tornò nella sua Carpi, dove aprì un’attività commerciale. Morì il 7 febbraio 1942, ma la sua storia è rimasta immortale.
Oggi il suo nome è ricordato come quello di un eroe sportivo universale, celebrato non per le medaglie conquistate, ma per lo spirito e la forza che seppe trasmettere al mondo.
