Zarko Dolinar, nato a Koprivnica nel 1920, è stato un campione di tennistavolo, ma anche molto più di questo: un medico, un ricercatore, un intellettuale, e soprattutto un uomo che ebbe il coraggio di agire quando in Europa imperversava la follia della Seconda Guerra Mondiale.
Durante il conflitto, Dolinar si adoperò per aiutare famiglie ebree perseguitate, falsificando documenti e mettendo a rischio la propria vita per garantire la salvezza di molte persone. Questo impegno umanitario, poco conosciuto al grande pubblico, lo rende a pieno titolo uno di quegli “eroi silenziosi” che hanno scelto di difendere la dignità umana sopra ogni altra cosa.
Lo scienziato e il docente
Parallelamente alla sua attività sportiva, Dolinar fu un uomo di grande cultura e di scienza. Studiò biologia e medicina veterinaria, laureandosi e diventando professore universitario. Pubblicò numerosi lavori scientifici e fu stimato come accademico tanto quanto come atleta.
La sua figura dimostra come la vita di un campione possa andare oltre lo sport, abbracciando discipline diverse e mettendo il sapere al servizio della comunità.
Il campione di tennistavolo
Sul piano sportivo, Zarko Dolinar fu una leggenda del ping pong europeo negli anni ’50. La sua carriera internazionale lo portò a vincere titoli prestigiosi, distinguendosi per stile, tecnica e intelligenza tattica.
Tra i suoi successi principali ricordiamo:
- Campione del mondo di doppio nel 1954, insieme al fratello Vilim Dolinar
- Numerose medaglie ai campionati europei di tennistavolo
- Decine di titoli nazionali jugoslavi, sia in singolare che in doppio
Oltre alle vittorie, Dolinar ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo del tennistavolo in Europa, contribuendo a diffonderne la pratica e a far crescere le nuove generazioni di atleti.
Un’eredità fatta di sport e umanità
La grandezza di Zarko Dolinar non sta solo nei trofei conquistati o nei suoi studi scientifici, ma nell’insieme della sua vita: un campione, un professore, un uomo che seppe alzarsi contro l’ingiustizia.
Oggi è ricordato come un Giusto tra le Nazioni, onorificenza che gli fu attribuita per il suo coraggio durante la Shoah. La sua figura incarna la bellezza di uno sportivo che non ha mai separato il talento dalla responsabilità morale.
Zarko Dolinar rimane un esempio luminoso: un atleta capace di eccellere nello sport, di affermarsi nella scienza e, soprattutto, di scegliere l’umanità in tempi in cui era più facile voltarsi dall’altra parte.