Articolo originale di Enrico Vedilei
Maratona della Pace e sostenibilità
Da tre anni organizzo una trail di 48 km lungo le rive del fiume Lamone, nei pressi di Bagnacavallo (RA), che ho chiamato Maratona della Pace. Il mio desiderio è semplice: creare un evento sportivo dove si corre senza stress, né per i partecipanti né per chi lo organizza.
Nel corso dell’ultima edizione, una parte del ricavato è stata devoluta all’associazione di volontariato onlus CDKL5, impegnata nella ricerca di una cura per la rara malattia neurologica che colpisce i bambini.
Di recente ho aderito al progetto ESOSPORT, nato con l’intento di recuperare materiali, in prevalenza gomma, evitando lo smaltimento in discarica. Questi materiali possono essere riutilizzati per pavimentazioni sportive, giochi per bambini e piste di atletica leggera. Con la mia attività di commercio online di articoli e abbigliamento sportivo, ho scelto di contribuire raccogliendo e riciclando scarpe usate.
Un lavoro nato dalla passione
Cinque anni fa ho avviato un piccolo e-commerce specializzato in articoli per la corsa in montagna, nel deserto e in ambienti outdoor. Questo mi ha permesso di rimanere attivo nel mondo sportivo, anzi, di approfondirne ancora di più le dinamiche e i contatti.
Sono tecnico FIDAL da un anno e mezzo, e da tre anni ricopro il ruolo di responsabile nazionale IUTA per il settore ultratrail.
Nel 2007, insieme al mio allora socio Aurelio Michelangeli, abbiamo organizzato una gara a tappe nel deserto libico dell’Akakus. Successivamente abbiamo lanciato il primo circuito di gare invernali tra Abruzzo, Romagna e Friuli. Oggi è attiva la tappa abruzzese, seguita da Michelangeli, mentre è in partenza una nuova edizione tra Romagna e Toscana, da me coordinata.
Collaboro con eventi sportivi nazionali e internazionali e gestisco una newsletter dedicata all’ultramaratona, seguita da oltre 2.000 iscritti. Ricevere i loro ringraziamenti è una delle soddisfazioni più grandi.
Fare un lavoro che coincide con la propria passione è una fortuna. Non è sempre semplice, ma è senza dubbio gratificante.
Le gare più significative
Tra le competizioni che ricordo con maggiore piacere c’è la maratona svolta nel Polo Nord, sull’isola di Svalbard, dove sono arrivato primo. Ma anche quelle disputate sul sentiero Inca in Perù e a Luxor in Egitto mi sono rimaste nel cuore.
Ho spesso fatto da pace-maker, e in alcune occasioni anche da coordinatore, in maratone come Torino, Lago di Garda, Ravenna, Vercelli e Ferrara. Ogni volta è stato un modo per aiutare altri atleti a raggiungere i propri obiettivi.
Le emozioni più forti arrivano dalle otto volte in cui ho indossato la maglia azzurra nella specialità della 100 km. Durante la mia prima convocazione ho conosciuto Maria Luisa Costetti, oggi mia moglie.
Nel 2003 ero il capitano della Nazionale quando abbiamo vinto tutti e quattro i titoli disponibili: squadre maschile e femminile, più gli individuali con Mario Fattore e Monica Casiraghi.
Indimenticabile anche il mondiale 2002, dove su cinque azzurri ben quattro eravamo abruzzesi, tre dei quali si allenavano insieme.
Curriculum sportivo
Nato a Ortona (CH) il 6 marzo 1964, risiedo a Bagnacavallo (RA). La mia prima gara risale al 1976, il 1° Giro dei Vigneti d’Abruzzo (21 km), mentre l’ultima è stata il Giro della Serra a Castel Bolognese (14,3 km).
In totale ho portato a termine 1272 gare, 61 delle quali all’estero in 29 paesi diversi, su distanze dai 100 metri ai 150 km. Ne ho vinte 77.
Tra le 318 maratone e ultramaratone disputate, 86 sono state ultramaratone. Ho corso 145 maratone sotto le 3 ore per 172 mesi consecutivi, tra il 1996 e il 2010. Complessivamente ho percorso circa 138.000 km tra gare e allenamenti.
Sono stato convocato otto volte nella Nazionale italiana di 100 km, partecipando a Europei e Mondiali tra il 2000 e il 2003. Nel 2009 ho rappresentato l’Italia come responsabile dell’ultratrail ai mondiali di Serre Chevalier (Francia).
Ho difeso i colori dell’Abruzzo in nove occasioni nel Trofeo delle Regioni (corsa in montagna e cross) dal 1982 al 1994.
Tra le esperienze più suggestive: la partecipazione nel 1996 all’incontro Italia–Perù sul Cammino Inca e, due anni dopo, al primo mondiale di maratona estrema sul Cervino.
Migliori piazzamenti e titoli
Ho ottenuto diversi titoli nazionali e regionali, tra cui:
- Oro a squadre nel mondiale 100 km 2003
- Bronzo a squadre nei mondiali 2002 e negli europei 2002 e 2003
- Record italiani indoor su 50 km, 30 e 40 miglia
- Titoli italiani di categoria IUTA (6 ore, ultratrail, maratona estrema)
- Vittorie e podi in numerose maratone e ultramaratone italiane ed estere
Tra le gare più significative vinte: Svalbard, Pescara, Vicchio, Zalaegerszeg (Ungheria), Camerino, Grieskirchner (Austria), Winter-trail del Poggiolo e molte altre.
Sono arrivato più volte secondo o terzo in competizioni nazionali e internazionali, dal Belgio alla Germania, fino alla Scozia. In alcune edizioni ho anche ricoperto il ruolo di capitano della Nazionale.
Prestazioni personali
Ho collezionato numerosi primati personali sulle varie distanze, dai 100 metri ai 100 km e oltre. Alcuni esempi:
- 10000 m: 31:59
- Mezza maratona: 1:09:24
- Maratona su strada: 2:28:53
- 50 km indoor: 3:29:29 (record italiano assoluto)
- 100 km su strada: 7:27:42
- 12 ore su strada: 128,167 km
- 24 ore su pista: 143,635 km
Ho corso maratone in condizioni estreme: su sabbia, in grotta, in alta montagna, indoor, in maschera e persino sotto il Circolo Polare Artico.
Questa è una versione rielaborata per finalità storiche e divulgative.
